per rendersi conto di quello che era la partita di questa mattina tra irlanda e italia basta vedere questa foto, con i fratelli bergamasco, con mirco in lacrime, lacrime copiose, al momento dell'inno, prima del calcio d'inizio
ed è forse stato questo il punto debole dei nostri, da quattro anni si diceva che sarebbe stata la partita della vita, che dovevamo fare la storia, che era il momento di arrivare ai quarti, che dopo la delusione con la scozia del mondiale francese era la volta di cambiare marcia, di avere un risultato importante, da ricordare
e la Storia si è trasformata in tensione, in paura, in terrore quando gli irlandesi hanno preso il sopravvento, in sconcerto quando è uscito castrogiovanni e la mischia non era piu all'altezza, in caos mentale quando il puntegglio se ne andava
ci è mancata la pazienza, all'inizio, per fare le cose facili e magari andar sopra, la rabbia, la foga ci sono state nemiche e quando si sono limitate non si sono trasformate in voglia e cattiveria agonistica ma in frustrazione e incapacita di giocare, con i fantasmi del ritorno a casa
perdere con l'irlanda è un risultato piu che prevedibile, magari non cosi, magari con altre attenuanti e altri modi, poi potremmo stare qui a parlare del come, potremmo immaginare formazioni e cambi, convocati diversi e modi di giocare, potremmo prendercela con mallett, con i giocatori, con la federazione, con l'arbitro e con sky che non fa vedere le partite, per ora siamo qui dispiaciuti, rammaricati per come abbiamo perso, e liberi finalmente da quest'ansia da tutto o niente, da partita della vita, da attimo senza ritorno, da lacrime durante l'inno
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