giovedì 19 settembre 2013

scintille di formula uno

Williams94m.jpgè notte, guido, la macchina davanti a me apre leggermente il finestrino, le due dita fanno cadere la sigaretta, scintillio sull'asfalto, e mi ritornano in mente un sacco di cose

 

una sera, credo 20 anni fa circa, autostrada, la stessa scena si è ripetuta, io al tempo stavo seduto dietro, mio babbo guidava, le scintille le facevano solo le formula 1

"babbo babbo, ha toccato sotto, ha fatto le scintille quella macchina!" e mio babbo, da persona adulta oltre che da meccanico diceva "no, non è possibile tocchi sotto, toccasse sotto la macchina si romperebbe, sara stato un mozzicone di una sigaretta"

non mi convinceva, eppure alla tv le formula uno scintillavano che era una meraviglia e mica si rompevano, macche, anzi senza scintille sarebbe stata un'anomalia

 

sono nato guardando le corse, credo i miei non abbiano mai visto una partita di calcio in vita loro, anzi il commento quando facevano zapping e c'era la partita andava dal "che palle" al "togli togli per piacere"

e la domenica c'era il gran premio, e l'arrosto, ma il gran premio soprattutto, e prima di quello c'era grand prix, su italia uno, e la voce di de adamich che al tempo per me era il riferimento.

non si commentava, non entravo nel merito e non dicevo la mia opinione, guardavo, ascoltavo, cercavo di capire, l'unica cosa che sapevo è che si tifava per la ferrari, quelle rosse, col 27 e il 28, alesi e berger, sempre o quasi sempre quinti e sesti in qualifica e altrettanto in gara, il podio una chimera, la vittoria un altro pianeta, la williams reanult camel e la mclaren rossa e bianca marlboro (che effettivamente mi accorgo solo ora del dualismo del tabacco) la davanti

i ricordi ferraristi piu intensi sicuramente montreal 1995, sembrava un sogno che si avverava, non avevo mai visto coscientemente vincere la ferrari, poi aveva vinto alesi, quello piu simpatico, avevo la sensazione di dover assaporare al massimo le emozioni, ché poi vai a sapere quando sarebbe ricapitato.

poi la sfortuna, alesi era sempre quello sfigato, grandi partenze e grandi rotture, cambio, motore, ricordo una gran premio d'italia a monza con la rottura del cambio quando era in testa, il giorno peggiore

 

poi il capitolo senna, io ero a fare una passeggiata con mio babbo nel bosco, mia mamma chiama al cellulare mio babbo, comunica la notizia, appena il giorno dopo l'altra tragedia, ratzemberger, che era stata la prima della mia vita.

torniamo a casa, silenzio in auto, alla tv migliaia di dirette, di video, di servizi, poi i funerali, le lacrime

io non ero tifoso di senna, anzi mi stava quasi antipatico, come tutti quelli di una categoria superiore, poi aveva quella macchina rossa e bianca, bellissima, ma c'era il bianco, in italia era usanza tifare per il rosso

poi vinceva, io tifavo alesi che non vinceva mai, eddai ayrton, non rompere le scatole, rallenta, fai passare jean che è giusto dietro a te, un attimo di gloria, per lui, per noi, lascia da parte l'orgoglio e la fame, dai rompi il motore, il cambio, dai un po di sfiga, eddai

 

poi montecarlo 1994, la prima senza ayrton, l'aria pesante

è stato in quei giorni che ho capito cosa volesse dire la morte, non l'avevo capito prima, nonostante la vita e i film,è stato il punto zero della consapevolezza della fine della vita.

 

di quegli anni mi mancano alcune cose che mi sembravano ganuine, che sembravano sapere di gomma, di olio motore, di gas di scarico, le interviste di zermiani, le dichiarazioni dei piloti senza filtri, piu vere di quanto possano essere i team radio in codice di questi anni

 

poi c'è stata l'era schumacher, soprattutto in ferrari, cazzo se mi ricordo la prima vittoria sotto l'acqua, per non parlare di jerez, la finalissima, con villeneuve figlio, dai dai che è il grande giorno, macche, oltre al danno la beffa, sara il prossimo anno, forse, anzi sicuramente.

quegli anni me li ricordo come quelli della disaffezione dal cavallino, che palle schumacher, che palle gli ordini di squadra, dateci una macchina inaffidabile e alesi, fateci soffrire, fateci essere paperino che sogna il giorno di gloria, gastone è anitpatico, noi vogliamo paperino e sognare con lui

poi avevo visto la mclaren 1998 al motorshow, quando ancora non era un salone dell'auto, e li avevo deciso che era bellissima e che hakkinen era il piu forte di tutti

 

 

c'è chi si ricorda schillaci, io del calcio ho come primo ricordo le parate di sebastiano rossi in coppa campioni e il 4 a 0 sul barcellona del milan, poi quel mondiale che avevo visto tutto tranne la finale perche avevo sonno, e la mattina sapere che baggio aveva tirato sopra la traversa il rigore

poi le immagini del brasile festante, la dedica a ayrton, io che nel frattempo ero diventato grande qualche mese prima ero felice anche così, perche poi, tra l'altro, io il calcio non lo guardavo neanche