lunedì 7 luglio 2014

tell my maker he can wait

alex è un ragazzino di 11 anni che dopo poche pagine non ha piu un padre, è solo negli istituti di pena per minori della california degli anni 30 e spicca per la sua intelligenza

alex è anche edward bunker, anche se in maniera non dichiarata l'autore scrive un'autobiografia di quello che è stato veramente il suo percorso, caratterizzato sin da giovanissimo da istituti, carceri, violenza

la violenza come centro di tutto dicevo, della vita fanciullesca e spietata del giovane alex e dei suoi compagni di sventure, pronti a massacrarsi a sangue solo per dimostrare di essere in grado di farlo e di ottenere rispetto, oppure degli sbirri che picchiano e quasi uccidono solo per ripicca o voglia

in questo contesto di pugni e sangue cresce alex, che impara le regole della giungla nella quale vive, che sembra voler far di tutto per smettere ma che poi si ritrova sempre a fare i conti con la violenza e i problemi, che ti raggiungono facili quando hai 11 anni e nessuno accanto, le disgrazie nonostante tutto hanno il sapore di casa

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